di Rick James
Nel Codice da Vinci, Dan Brown ha creato l’ultimo racconto denso di intrighi e complotti. In un mondo di storie sovversive, non si può continuare a suscitare interesse in misteri come gli alieni di Roswell o l’identità dell’assassino di JFK; ma tutti questi argomenti sono storielle in confronto all’idea di una Chiesa cospiratrice, che nasconde la vera identità di Gesù Cristo e racconta menzogne a miliardi di fedeli. La brillante miscela tra fatti e finzione di Dan Brown crea plausibilità, e noi siamo presi all’amo, forzati a seguire gli indizi ovunque essi portino, qualunque sia la verità.
Dal momento che i fatti storici fanno parte dell’intreccio del Codice da Vinci, essi scivolano spesso nella finzione, senza essere riconosciuti. é difficile riuscire a discernere la verità della storia o l’immaginazione dell’autore, poiché le sequenze passano molto veloci sullo schermo. Questo non importa agli spettatori, ma prima di concludere che i protagonisti del film svelino la verità sull’inizio del Cristianesimo, sarebbe giusto dare un’occhiata a qualche fatto storico.
Per esempio, Gesù non ha forse affermato di essere Dio? Sembra incontrovertibile, proprio come ogni cosa detta o indicata da Gesù. Un esempio calzante a tal proposito è l’episodio della resurrezione di Lazzaro, un amico di Gesù. Si trovava ormai da quattro giorni nel sepolcro, ma, come succede nel Medio Oriente, la città intera ne piangeva ancora la scomparsa, e uomini e donne erano in lutto.
Gesù, che era stato in un’altra zona del paese, alla fine arrivò, e chiese di togliere la pietra che ostruiva il sepolcro. La maggior parte delle persone non poteva assecondare una richiesta come quella e qualcuno gli fece notare anche il cattivo odore che ne sarebbe uscito. Ma alla fine lo fecero, tanta era la reputazione di Gesù. Allora disse: “Esci fuori, Lazzaro!” (se Gesù avesse voluto nascondere di essere Dio, questa non sarebbe stata di certo una bella mossa!) Lazzaro uscì fuori dalla tomba, sotto lo sguardo attonito della folla, e generò un vero e proprio caos tra i leader religiosi. I Farisei riunirono un Concilio e dichiararono, “Cosa dobbiamo fare? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui.”1
Ancora, se voi non voleste essere etichettati come “Dio” non direste di certo….
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? »2
infatti, se non c’era niente di ambiguo nelle dichiarazioni di Gesù, i suoi nemici non avrebbero pensato:
Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».3
appare anche estremamente chiaro come i discepoli ed i primi cristiani, sin dall’inizio, ritenessero la divinità di Gesù un dogma fondamentale, un articolo della fede. Leggete questa affermazione dell’apostolo Paolo:
“Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose”3
In questo passo l’apostolo Paolo descrive Gesù come “immagine” di Dio, e prosegue identificandolo con il “Creatore”. È anche importante rendersi conto che le lettere di Paolo vennero scritte solo pochi decenni dopo la morte di Cristo. E, se il testo delle lettere di Paolo non ha un andamento scorrevole, è per il fatto che non si tratta di prosa, ma di “credo”, proprio come il passo citato, che data ulteriormente la lettera ai primissimi anni dopo la morte di Gesù. Questi “credo” definiscono quali fossero le verità assolute su Cristo per i primi Cristiani. La sua divinità era un punto centrale per loro.
I Vangeli gnostici ed il Codice Da Vinci
Gli altri vangeli citati da Teabing sono stati scritti, nella maggior parte dei casi, nel primo e nel secondo secolo dopo Cristo, da un gruppo di persone conosciute con il nome di Gnostici. Il cosiddetto “Vangelo di Tommaso” è stato scritto all’incirca nel 140 d.C.; quello “di Giuda” nel 170 d.C. Sebbene siano usati nomi di persone vissute al tempo di Gesù, questi vangeli Gnostici sono stati scritti molto dopo la morte di queste persone e dopo Gesù stesso.
Nel Codice Da Vinci sembra che questi Vangeli non credano nella divinità di Gesù. Qui troviamo una finzione poetica invece di un fatto. In termini storici, gli Gnostici credevano moltissimo nella divinità di Gesù, ma erano anche molto fantasiosi in altre questioni teologiche su di Lui.
Da Waco, in Texas, fino al Medio Oriente Antico, ci sono sempre state sette religiose e varie forme di culto, pronte a propinare porta a porta la propria letteratura religiosa, o a promuovere una nuova radicale interpretazione di Cristo. La cosa interessante da notare è che una prima pacata forma di Gnosticismo è esistita al tempo degli apostoli, e perciò alcuni passi nel Nuovo Testamento avevano lo scopo di individuare quelle rappresentazioni errate sulla sua identità. È per questo che l’apostolo Giovanni, in maniera incontrovertibile, inizia il suo vangelo con questa affermazione sostenitrice sia della divinità di Gesù:
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
…sia della sua umanità:
e il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.”5
Ma la questione posta dai vangeli gnostici è l’umanità di Cristo, non la sua divinità. Per questo trovate nel Vangelo di Giovanni l’affermazione iniziale che “La Parola (Gesù) era Dio” e che “si fece carne”. Gli Gnostici ritenevano che la materia corporea coincidesse con il maligno, e perciò era inconcepibile per loro che Gesù potesse essere anche completamente uomo. Questi scritti gnostici, ai quali Teabing si riferisce nel film con l’espressione “altri vangeli”, non pongono alcuna questione sulla divinità di Gesù. Assolutamente il contrario. Gli scritti gnostici esaltano la sua divinità, e screditano la sua componente umana. Ironicamente, il Codice da Vinci usa la controversia degli Gnostici, ma in maniera completamente autonoma, suggerendo che la questione fosse incentrata sulla divinità di Cristo.
Il Concilio di Nicea nel Codice Da Vinci
L’affermazione del Codice Da Vinci che durante il Concilio di Nicea venne discussa la divinità di Cristo è davvero errata (ok, diciamo che è un’altra licenza poetica). Nessun problema. Ritorniamo ai fatti storici: l’argomento vero del Concilio riguardava la questione dell’eternità di Cristo insieme al Padre. In altre parole se fosse mai esistito un momento in cui Cristo “non era” con il Signore. Potrebbe sembrare una domanda del tipo, “Quanti angeli possono stare sulla punta di uno spillo?” ma in quel momento era molto importante fare chiarezza. Nessuno durante quel concilio riteneva che Gesù fosse solo un uomo, o un profeta. (in ogni modo, alla fine si stabilì, dopo molti dibattiti, che Gesù era coeterno al Padre).
Inoltre, Gesù stesso era molto chiaro su questo punto della coesistenza con il Padre. Ha utilizzato lo stesso nome di Dio nell’Antico Testamento. Quando Mosè chiese con quale nome dovesse riferirsi a Dio, Egli rispose, “Io sono Colui che è” (ha senso pensare che Dio è sempre esistito, esiste ed esisterà per sempre, e “Io sono Colui che è” riassume bene il concetto). Gesù ha compiuto la stessa affermazione. Disse infatti, “In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono”6
Esiste ed esisterà sempre per noi umani qualcosa difficile da classificare. È piuttosto bizzarro, per esempio, che una balena sia classificata come mammifero. Una cosa che vive nell’oceano non dovrebbe essere etichettata così.
Nel mondo dei Leader religiosi, Gesù è come una balena, spesso classificato nella stessa specie di altri leader, come Mosè, Maometto e Buddha. Ma francamente, non è quello il suo posto. Esteriormente, ha l’aspetto di un pesce (un meraviglioso leader religioso che ha aiutato a dare forma ad un mondo di morale e fede), ma ha insegnato e affermato qualcosa, ad un’analisi approfondita, che lo rende differente da tutte gli altri. Ha detto di essere Dio.
Se volete scoprire le rivelazioni e le dimostrazioni di Gesù sulla sua persona, e cosa vi può offrire, andate su Oltre la fede cieca.
Note a piè di pagina: (1) Giovanni 11:47,48 (2) Giovanni 14:8-10 (3) Giovanni 10:33 (4) Colossesi 1:15-16 (5) Giovanni 1:1,14 (6) Giovanni 8:58