quench2016

Gli alcolici nelle feste: bere molto può sostituire l’amicizia profonda con chi ci sta vicino?

di Judy Clark

Un’estate, in Colorado, incontrai, insieme ad un amico, alcuni fuggiaschi del Nuovo Messico. Avevano abbandonato gli studi di scuola superiore e girovagavano, danzando e tenendo in mano un bicchiere per le elemosine. Ad una prima occhiata, avreste potuto pensare che stavano sprecando le loro vite. Ma dopo aver passato un paio d’ore con Gabriel, Sean, Matt e Peter, ho capito che stavano vivendo qualcosa che la maggior parte delle persone cerca invano.

Questi ragazzi avevano pochi soldi, nessun riparo, vestiti sporchi e laceri, e mangiavano raramente. Io ed il mio amico li abbiamo invitati a cena. Ci siamo seduti in un locale, e li abbiamo guardati mentre divoravano hamburger, burritos e frullati, ed abbiamo ascoltato le loro storie. Erano una comunità.

Si preoccupavano l’uno dell’altro. Condividevano ogni cosa. Un ragazzo aveva mangiato solo mezzo panino, per conservarlo per un altro amico che non era con loro. Dicevano di proteggersi l’un l’altro, proprio come farebbero dei genitori. Si amavano veramente. Ci hanno raccontato delle loro paure, di quanto sentissero la mancanza delle proprie madri e si sentissero abbandonati, di come patissero la fame. Vivevano in un modo che non avrei mai scelto – ma possedevano qualcosa che persone “accettabili”, pulite ed educate non conoscevano.

Avevano un’amicizia vera. Erano uniti.

Ubriacarsi alle feste: perché i ragazzi bevono?

Questo è ciò che vogliamo: una vita vera. Non vogliamo essere un criceto che corre tutto il giorno nella sua gabbia, facendo girare una ruota – senza andare da nessuna parte. Vogliamo fare amicizia. Vogliamo unirci alle persone. Vogliamo far parte di una comunità che ci ama.

La mia amica Rebecca si è laureata da poco alla Vanderbilt University. Mentre lottava per entrare nel “mondo vero”, una volta mi ha detto, “Vorrei essere una Amish” La sua osservazione non riguardava la religione, piuttosto aveva a che fare con la comunità. Gli Hamish hanno parenti e vicini. Si aiutano l’un l’altro a costruire le proprie fattorie. Arrivano in soccorso di chi è bisognoso. La vita è semplice e lenta, e puoi affrontare tutto quello che ti aspetta dietro l’angolo, perché sai di non essere solo. Sembra bello, no?

Penso che noi siamo letteralmente affamati di relazioni durature, nelle quali trovare fiducia e divertimento. Molti di noi sono cresciuti in famiglie i cui padri lavoravano in ufficio fino a tardi, per ottenere una promozione che gli permettesse di comprare un Rolex o un Beemer. Famiglie in cui le mamme con il diploma, per avere piùentrate, andavano a lavorare. Insomma famiglie che vivevano sotto lo stesso tetto solo occasionalmente.

I rapporti in questo modo si sono sgretolati, e il tasso dei divorzi è salito alle stelle.

Ogni volta in cui va in onda un telefilm come Friends, amiamo guardare queste persone che sembrano così unite. Vorremmo tanto essere come loro. Vogliamo e abbiamo bisogno di tali rapporti, ma detto francamente, sono dolorosi e insicuri.

E allora, che facciamo? Cosa può farci sentire meglio? Da chi posso andare? Chi può aiutarmi a scappare da un mondo di isolamento – anche se per poco tempo?

Bere alcolici: le feste

Forse anche voi, come molti altri studenti (ho omesso del college perché in Italia il problema non mi sembra così generalizzato..specialmente con un superalcolico come il Jack Daniels…magari si può cambiare e mettere al suo posto un vino o una birra…), abbracciate o accarezzate la vostra bottiglia di Jack Daniels. Il senso di ubriachezza vi fa sentire bene, siete rilassati. Quella bottiglia è lì, sempre pronta per voi. Non importa cosa sembriate. Vi fa sentire affascinanti, divertenti e accettati.

Questa amicizia dura per un po’, ma poi ci si sveglia. É come una notte passata insonne. Non è una vera amicizia. Le persone hanno difficoltà a legarsi, ma si legano molto più facilmente ad una bottiglia. E qualche volta aiuta a superare lo sconforto che si prova nelle relazioni con le persone.

Probabilmente non vi sorprendo se vi dico che cerchiamo sempre l’amore nel posto sbagliato. Lo scrittore e psicologo Henry Cloud afferma, “tutti abbiamo bisogno d’amore nei primi anni di vita. Se non lo riceviamo, questo desiderio rimane per sempre. Questa voglia di essere amati è così forte che, se non lo troviamo nelle persone vicine, lo andiamo a cercare in altre cose, come il cibo, il lavoro, il sesso o lo shopping… bere troppo, lavorare troppo.”1

Shelly, una studentessa dell’Alabama, dice, “posso passare ogni notte nei bar con i miei amici, quando siamo ubriachi, ma la mattina successiva, nelle aule, non abbiamo niente da dirci.” Shelly ha delle amicizie, ma le può al massimo definire superficiali. Non ha mai soddisfatto il suo desiderio di essere unita alle persone.

Ben, d’altra parte, esce a bere con gli amici, e l’alcool gli permette di parlare dei problemi reciproci. La loro amicizia sembra più profonda. Ma Ben afferma, “Ho bisogno di imparare ad essere sincero senza i fumi dell’alcool.”

Il dott. Cloud prosegue, “le persone sono spesso dipendenti da un elemento in particolare, come l’alcool, la cocaina, la velocità, le scommesse, le cattive amicizie, la religiosità, il successo e il materialismo. Questi elementi, tuttavia, non soddisfano mai, perché non affrontano il vero problema. Non abbiamo bisogno davvero di droghe, alcool, o del sesso. Possiamo vivere benissimo senza alcuna di queste cose. . Abbiamo bisogno, invece, di amicizie, e non possiamo vivere senza di esse.” (il corsivo è mio)2

Quando chiedo agli studenti il motivo per cui bevono, molti rispondono che lo fanno per divertimento. In superficie, può essere una risposta accettabile. Ma al di là del divertimento, vi siete mai chiesti qual è il primo motivo che vi spinge a bere? Forse lo fate per scappare dallo stress, dall’incertezza del futuro, o dalle pressioni che impone la società.

Bere alcolici: un aiuto non necessario

Se avete delle buone amicizie, non avete bisogno di cercare sicurezza in altro, nell’alcool, nel sesso o nel cibo. Non dovete riempire il vuoto dentro voi stessi. Con l’amicizia, tutti i vostri desideri più profondi vengono appagati.

Il Dr. Cloud continua, “Essere uniti è una delle idee più fondamentali nella vita e nell’universo. é una necessità umana. Dio ci crea con questa fame di amicizia – verso di Lui e gli altri. Siamo esseri sociali. Senza un’amicizia solida e vera, l’anima umana è soggetta a problemi psicologici ed emozionali. L’anima non può prosperare senza essere unita ad altre anime.”3

Come imparare ad ottenere queste amicizie? Potrebbe essere un altro articolo, o un libro. Cominciate ad essere onesti con voi stessi. É possibile che la ragione per cui bevete, o mangiate in maniera sregolata, o abusate del sesso, o ancora cercate la perfezione, sia solo imputabile ad una mancanza di amicizie?

Se è così, allora esistono moltissimi libri che danno consigli su come costruire amicizie concrete (inclusi quelli del dr. Cloud). Ma esiste anche una soluzione, che offre solide basi per avere amicizie sane. Il dr. Cloud descrive anche il nostro bisogno di essere uniti, in modo speciale, sia ad altre persone, sia a Dio. Blaise Pascal, filosofo e scienziato francese, asserisce che all’interno del cuore di ogni uomo è presente un vuoto, con la forma di Dio, che non può essere colmato dalle cose esistenti.

Possiamo ottenere un’amicizia con Dio, che ci ha creati? Possiamo essere uniti a Lui? Non sto parlando di un Dio che ci ha dato una lista di azioni da fare e da non fare. O di un immenso poliziotto nel cielo, pronto a bastonarci alla piùpiccola infrazione. Parlo di un’amicizia basata sull’amore, la verità, la libertà e la pace interiore.

Il rimedio fondamentale contro l’alcolismo

Dio ci ha creati per conoscerlo. Ne siamo coscienti, dentro noi stessi. Ma abbiamo anche uno spirito ribelle, che dice a Dio, “Hey, tu vai per la tua strada, io per la mia. Lasciami perdere, almeno finché non ho bisogno di te.” Qualcuno l’ha detto. Altri pensano che ignorando tutto ciò che riguarda Dio, prima o poi sparirà. Altri ancora pensano di volere un’amicizia con Lui, ma di arrivarci attraverso la propria strada – provando a meritarla. La verità è che nessuno di noi può meritare o rifiutare l’amicizia di un Dio perfetto.

Ignorare o ribellarsi a Dio ha le stesse conseguenze dell’abuso di alcool o di cibo. Potete anche non farci caso, ma alla fine i sintomi si presenteranno ben evidenti. Dio afferma che la conseguenza per non averlo amato consiste nell’eterna separazione da Lui. Se ora siete studenti, e vi state divertendo, preparatevi per il futuro. É difficile pensare in termini di eternità… ma non si può mai sapere. Il mio amico Steve, un ragazzo di 20 anni, forse non è più tra noi mentre leggete queste parole. Sta morendo per aver contratto il virus dell’HIV da una sacca di sangue infetto. Ora non ha altra scelta: deve affrontare l’eternità.

Dio ci ha fornito il mezzo per conoscerlo qui sulla Terra e per l’eternità. Ha mandato Gesù tra di noi, per camminare sulla terra e vivere una vita perfetta. Ma non solo. Abbiamo meritato la punizione per i nostri peccati, ma Gesù si è sacrificato volontariamente sulla croce, per il nostro interesse. In tutti noi dev’essere presente la consapevolezza che conoscere Dio vuol dire credere nel sacrificio compiuto da Gesù per le azioni nelle nostre vite, che ci hanno separato dalla perfezione di Dio. Potete accettarlo e avere fede nel vostro cuore, oppure rifiutarlo: è una vostra scelta.

Quando ho pregato Dio, gli ho detto di volerlo conoscere, e di credere nel mio cuore nella morte di Gesù per me. Ho iniziato un’amicizia con Lui, ed ero unito al Dio dell’universo. Da quando ho questa amicizia, la mia vita è diversa. Non ho più bisogno di andare alla ricerca della prossima cosa capace di soddisfarmi – denaro, alcool o successo. Quando l’ho respinto, andavo disperatamente alla ricerca dell’ingrediente mancante.

Non so come la stiate affrontando, né quali siano i sintomi nella vostra vita. Forse si tratta di alcool, sesso o droga. Oppure siete maniaci dell’esercizio fisico. O ancora, tentate di uccidervi lanciandovi a folle velocità sulle strade, solo per sentirvi meglio. Tutti palliativi: abbiamo bisogno di relazioni sane con gli altri, e con Dio. Abbiamo tutti quel vuoto, che solo l’amicizia con Dio può colmare.

Forse volete iniziare proprio ora. Basta chiederlo. Dio sa che il desiderio nel vostro cuore è molto piùimportante delle parole con cui lo chiedete. Comunque potete dire qualcosa del genere:

“Dio, voglio conoscerti. Voglio unirmi a te. Ho provato a riempire il mio bisogno di te con altro, ma non ha funzionato. Perdonami se non sono venuto prima da Te. Ti ringrazio perché mi ami e mi vuoi conoscere, e per aver reso possibile la nostra amicizia attraverso la morte di Gesù. Credo in Te. Amen.”

Troverete l’amicizia con Dio appagante e piena di soddisfazioni. Una volta uniti a Dio avrete la capacità fondamentale di costruire relazioni importanti, durature e piene di significato. Saziate la vostra vera sete.

Note a piè di pagina: (1) Dr. Henry Cloud, Dr. John Townsend, Boundaries (Grand Rapids, MI: Zondervan, 1992), 220. (2) Dr. Henry Cloud, Changes that Heal (Grand Rapids, MI: Zondervan, 1992), 64. (3) Ibid., 47.